I Partiti ormai ridotti a comitati elettorali.

Solo le singole persone e i singoli candidati possono cambiare qualcosa.

I partiti e le “coalizioni” sono ridotti a meri comitati e cartelli elettorali, asserviti al capo, padrone assoluto, e la ristretta cerchia di cavalier serventi.
Liberi e Uguali, formazione dalla quale ho preso le distanze, dopo le elezioni, si rifrantumerà in tre tronconi (la fusione a freddo tra MDP e Sinistra italiana con Civati non ha legato);
La destra, anche se dovesse avere una maggioranza, si scannerà sul premier, sulle scelte politiche e sui ministeri di maggior peso.
Sicuramente nessuno sarà in grado di rispettare le promesse elettorali, costosissime (Fornero, via 800 mila migranti, meno tasse e chiacchiere assortite).

Per la prima volta, in 35 anni, mi ritrovo senza un partito alle spalle (ho militato nei Verdi, per i quali sono stato deputato a 25 anni, nel PD e, qualche mese in Articolo Uno-Mdp).
Negli anni 70, 80, 90 e 2000 vi erano passione, idee chiare e confronti tra soluzioni e proposte diverse per il futuro e per il Paese.
Oggi sembra di assistere alla sagra delle salamelle: chi ne offre di più, chi promette di più e chi la spara più grossa.
Non esiste più la politica, una visone strategica e di insieme, una proposta seria per risollevare questo povero Paese e la Regione Lombardia.
Ormai, in questo deserto dei Tartari, la differenza può essere fatta solo dalle persone, dai singoli candidati, in tutti i Partiti-Comitati elettorali.

Bene, io ho conosciuto personalmente Giorgio Gori e ho potuto apprezzare la sua competenza, capacità e, dote rarissima tra i nostri esponenti politici, la capacità di ascolto, il desiderio di imparare e la predisposizione al confronto.
Quando abbiamo affrontato alcuni temi scottanti per la nostra Regione, ha voluto inquadrare il problema e avere delle ipotesi di risoluzioni.
Un uomo concreto, che sembra un alieno nello spettrale paesaggio popolato da figure trasparenti e rampanti aspiranti eletti.

Poichè anche io sono sempre stato un “idealista concreto”, impegnato a risolvere i problemi concreti di persone, territori e animali, mi sono riconosciuto in lui e con lui, con la Lista “Gori Presidente”, sono candidato per la Regione Lombardia (scheda verde).

Ciò che intendo fare e farò e già scritto in ciò che ho fatto e realizzato. Ritengo che non ci si possa improvvisare politici, amministratori, volontari o persone impegnate.
La vita è esperienza e ciò che si è tracciato è la miglior garanzia di ciò che si potrà ancora fare.

Per questo ti invito a curiosare sul mio sito i video, le cose fatte, le esperienze poliedriche acquisite in molti campi, con esperienza diretta, le testimonianze elettorali a mio favore di personalità di livello (da Al Gore a Jeremy Rifkin, da Fulco Pratesi a Carlo Ripa di Meana, fino a David Mc Taggart, alle quali potrei aggiungere quelle di centinaia di cittadine e cittadini aiutati a risolvere un problema concreto in svariate situazioni di difficoltà).

I settori di impegno prioritario nei quali mi sono sempre attivato sono: ambiente, cooperazione internazionale, volontariato sociale, Africa, Palestina, anziani, animali, disagio sociale, precari e insegnanti, disabilità, case popolari, arte contemporanea e editoria.

Grazie per la pazienza e spero tu abbia voglia di fare un piccolo approfondimento per non sciupare il tuo voto.

Con gratitudine,
Stefano Apuzzo

Giorgio Gori Presidente Fare, meglio
#lombardiasceglieambiente
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