Pierino Mineo, l'eroe sindacalista del Senato.

mineo-rai Pierino Mineo, l'eroe sindacalista del Senato. | Stefano Apuzzo Corradino Pierino, dopo aver trascorso la propria vita professionale a fare il mezzobusto di Rai 3, eletto senatore con il PD nel 2013, và alla guerra santa contro le riforme di Renzi che stravolgerebbero il concetto stesso di democrazia parlamentare.
Sappiamo come sono i sindacalisti: nella conservazione dello status quo sono più efficaci della formaldeide e della lava di Pompei.
Nulla s’ha da mutare, nulla s’ha da trasformare!
Quel villico giovanotto del Segretario del PD pretende di riformare lo Stato borbonico, ri-nato nel 1948, trasformando il Senato che fù la Camera alta della Roma antica, in un consesso delle autonomie locali.
Coloro che sono i diretti discendenti dei Senatori di Roma imperiale, ridotti al rango di delegati di Comuni e autonomie locali?
Orrore e lesa maestà! “Giù le mani dalla Costituzione, dalla Magna Charta, dalle istituzioni democratiche!” deve aver urlato davanti allo specchio Corradino in un impeto di patriottismo sindacale.
Le Istituzioni Democratiche non si toccano.
E con Esse, non si toccano i tortuosi panegirici borbonici degli iter legislativi e i diritti di veto del singolo Senatore della Repubblica! Non si tratta di difendere il potere di un singolo Senatore, qui si tratta di salvare l’Italia e la sua Democrazia.
E’ fisiologico e democratico che una legge giochi a ping pong tra Camera e Senato, istituzioni con le medesime funzioni, per due o tre anni prima di vedere la luce. Cosa sarà mai il mantenimento di qualche centinaio, circa 400, Senatori di fronte all’alto concetto di democrazia e rappresentanza del popolo?
La guerra santa di Corradino, spalleggiato dall’altro eroe guascone, Pippino Civati, si scatena quando il Partito di appartenenza e di elezione gli chiede di farsi sostituire in Commissione Affari Costituzionali del Senato, in considerazione del fatto che non condivide il percorso di riforme avviato dal medesimo Partito e dal Governo.
L’eroico Corradino s’inalbera, grida all’epurazione, al fascismo, alla mancanza di democrazia, come solo i Sindacalisti del Servizio “pubblico” (tipo quello della RAI) sanno fare. Eppure, dato per assodato il diritto a dissentire, nel funzionamento parlamentare è normale che un deputato o un senatore che non condivide la linea del proprio Partito si faccia sostituire in Commissione.
Ma Corradino viene dalla RAI che fu EIAR non certo dalla becera politica della prima Repubblica e a lui queste cose disgustano.
Avrebbe dovuto essere lui a chiedere di farsi sostituire perché dissenziente, ma ha preferito che fosse il Partito a chiederglielo con una certa insistenza.
Gli Eroi e i Sindacalisti del Pubblico Impiego sono così: sfidano i “poteri forti” a petto nudo, forti solo dell’appoggio di altri 13 druidi-discepoli, di Pippo Civati e di 13 mila euro al mese.
Non hanno paura di nulla e se per far valere le loro elitarie ragioni assunte per tutelare il popolo e la massa ignorante devono organizzare una volgare kermesse di piazza con Rodotà, Gagliardi e altri Ussari della Costituzione, faranno anche questo sforzo!
“Corradino e Pippo” (oggi sembrano fumetti, ma un giorno li ringrazieremo sull’Altare della Patria!), non permetteranno ad un arrogante “ragazzino autistico” (definizione di Mineo) della plebe fiorentina di abrogare, semplificare, ridurre, risparmiare, efficientare, tagliare…. per lo meno non alle loro spalle e a detrimento della nobile tradizione democratica della Sinistra italiana!
Grazie di esistere, Eroi! Non vi arrendete!
Pin It
  • Visite: 2625