Ultimo appello ad un voto davvero utile per la Lombardia e per Milano.

Nel deserto di idee, progetti e concretezza di questa campagna elettorale fatta di promesse e di “sparate” di fuochi di artificio, la differenza può essere fatta solo dalle persone e dai singoli candidati.

E' per questo che chiedo un voto per Gori e per me.

Gori è persona concreta e competente, al di là dello schieramento che lo sostiene, non è un politico parolaio e non è succube di alcuno, né di Renzi, né di qualche segretario provinciale. Ragiona e lavora con la propria testa e con le proprie energie e risorse.
Sa ascoltare e non si limita ad additare, demagogicamente, i problemi, ma tende a ricercare la soluzione più concreta e fattibile.

In questo carattere risoluto e “risolutivo” (dei problemi della gente e delle città), mi ritrovo.

Anche io, nella mia vita privata e nella mia attività, da volontario con diverse associazioni e nelle istituzioni, punto alla risoluzione dei problemi. Mentre Lega e destra hanno tutta la convenienza a tenere la gente con i propri problemi e con le proprie paure irrisolti, perché fonte di lamentele qualunquiste e bacino di voti “scontenti”; noi intendiamo affrontare di petto le questioni.

I temi sui quali mi sono sempre impegnato, fin dai primi anni '80 sono la tutela dell'ambiente, dei più deboli, degli animali, il volontariato con gli anziani nelle case di riposo, la solidarietà internazionale, la promozione dell'arte e della cultura, la sicurezza alimentare, le periferie.

Ritengo che per comprendere cosa farà un esponente politico, istituzionale o pubblico, la miglior cosa sia sapere cosa ha fatto e realizzato nel corso della sua vita. “Ho un futuro alle spalle”, dico scherzosamente. In realtà, è così. Di cose, di realizzazioni ne ho a iosa e in diversi settori. Nella mia lunga esperienza da volontario, da uomo delle istituzioni, da “combattente verde”, ho ottenuto molti risultati concreti a favore di realtà, persone bisognose, comuni, categorie a cui nessuno pensa, animali e ambiente.

Il voto che chiedo non è per me, è per loro: è per avere maggiori capacità e possibilità di essere utile, di aiutare chi ha bisogno.
Vivo la politica in maniera francescana, come una missione e, mi rendo conto, questo stride con la realtà che quotidianamente si presenta sotto gli occhi di tutti.

Bene, io non sono un politico “normale”, nella accezione negativa e comune del termine, bensì un politico molto anomalo.
Lo ho già dimostrato in passato e posso dimostrarlo anche in Regione Lombardia, con il vostro aiuto e voto.

Stefano Apuzzo

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